È nato Ulì, il primo olio extravergine d’oliva di Due Palme
Due Palme ha il suo olio d’oliva. Da un progetto messo in cantiere 13 anni fa ha preso forma Ulì, l’olio extravergine d’oliva tanto voluto dalla cantina di Cellino San Marco, dal Presidente Angelo Maci, dal Direttore Generale Assunta De Cillis, dal Consiglio di Amministrazione e da tutti i soci. L’ultima scommessa in casa Due Palme è stata presentata giovedì 30 novembre presso il punto vendita aziendale, l’ex cantina della Riforma Fondiaria, la prima cantina delle quattro incorporate. Ed è un po’ un cerchio che si chiude. Come riferito dallo stesso Maci quello della produzione dell’olio “è un progetto che risale al 2004, un impegno preso con tutti i nostri soci, nato dalla prima fusione per incorporazione che abbiamo fatto con l’ex Cantina della Riforma Fondiaria. All’epoca il progetto era incorporare la cantina, dove adesso c’è il nostro punto vendita, dando vita a un oleificio sociale a beneficio di tutti i soci. Un progetto che saltò perché il Consiglio decise di evitare l’investimento in quel momento, per favorire quello vinicolo considerato più confacente a quel periodo. Ma a distanza di 13 anni abbiamo il nostro olio, abbiamo ripreso il discorso e creato questa bottiglia. Abbiamo mantenuto la promessa”. Ulì è un olio extravergine d’oliva, che deriva dal blend delle cultivar autoctone dell’area in cui si trovano gli uliveti, dalla Cellina di Nardò all’Ogliarola. La raccolta è stata effettuata in modo manuale, con uno scuotitore ad ombrello e le olive sono state frante entro le 24 ore per mantenere intatti gusti e aromi all’interno dell’olio ricavato. L’estrazione dell’olio è stata realizzata con un impianto a ciclo continuo a freddo. Centinaia di persone hanno degustato Ulì nel modo più classico, versando l’olio sui crostini di pane. Il modo più efficace per apprezzarne tutti gli aromi. E la bottiglia è un esempio di stile e design. “Ulì per Due Palme non è un semplice olio, è la trasformazione in realtà di un sogno – commenta il Direttore Generale l’Avv. Assunta De Cillis – gli sforzi dei nostri soci sono stati ripagati con un olio eccezionale, presentato in questa veste elegante. Importante anche il periodo in cui abbiamo deciso di produrre il nostro olio, in collaborazione con l’oleificio Taurino di Squinzano. In un momento in cui il territorio è vessato dal problema xylella, riuscire a produrre un olio di questa portata significa dare una risposta forte, che racconta il territorio, il Salento e la Puglia. E che sarà conosciuto in tutto il mondo, nei 40 Paesi in cui esportiamo il nostro vino che già fremono per avere Ulì e che da tempo ci chiedevano il nostro olio”. Ulì è un simbolo, della bellezza del territorio, dei suoi luoghi, del lavoro degli uomini. Ancora una volta Due Palme ha deciso di puntare sulla qualità, sulla credibilità, sulla storia di un intero lembo di terra unico nelle sue caratteristiche. Ecco la ricetta di Ulì, nascosta in questi tre ingredienti.