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Quando i tappi di sughero sostituiscono un pennello. Ecco l’opera di Saimir Strati

Quando i tappi di sughero sostituiscono un pennello. Ecco l’opera di Saimir Strati

Alzi la mano chi saprebbe creare il volto di Leonardo Da Vinci con i chiodi! Beh? Nessuno?! Vediamo invece se c’è qualcuno in grado di dipingere (anche se non sembra la parola propriamente più adatta) un cavallo con gli stuzzicadenti. Mmm… come sospettavamo, una sola mano alzata. Ed è quella di Saimir Strati. Un artista di quelli che hanno imparato a riutilizzare materiali solitamente inusuali per dare vita alle proprie creazioni. Entrando anche diverse volte nel Guinness dei Primati per la grandezza dei suoi capolavori o per il numero degli oggetti utilizzati per ricrearli.

Scommettiamo che vi starete facendo una domanda: si, ma cosa c’entra con il vino tutto questo? Forse questa volta avete ragione, nessun consiglio su come degustare il vino, nessuna curiosità particolare. O forse si? E se vi dicessimo che Saimir Strati, artista albanese, è entrato nel Guinness dei Primati grazie a dei tappi di sughero? Si, tappi di bottiglie di vino per la sua grande creazione, un musicista che suona la chitarra. Quante bottiglie stappate per riempire un’opera di 96 metri quadri? Ben 229.000. Tanti sono i tappi di sughero che compongono l’imponente opera che si trova all’interno dell’Hotel Sheraton di Tirana, in Albania, e che hanno sancito l’ingresso dell’artista nei Guinness World Record.

Un mese di lavoro, un mese di tappi selezionati per dimensioni e colori adeguati, per riempire gli spazi vuoti. L’artista albanese, si diceva, ha fatto di quest’arte il suo segno distintivo. Con tanta, tanta pazienza, oltre che a un innato senso delle misure. Immaginate a dover inserire in un pezzo di polistirolo di otto metri quadri un milione di stuzzicadenti, e farlo per 40 giorni per dare vita a un cavallo. O a creare il famoso autoritratto di Leonardo Da Vinci utilizzando solamente chiodi, di cui lo stesso artista ne ha perso numericamente il conto, ma parliamo di oltre 400 chili di chiodi.

Opere fatte con 140 kg di chicchi di caffè, o con 300.000 pennelli per tributare Michael Jackson…ci sa fare mr. Strati!